giovedì 18 marzo 2010

la Stupidità..questa nostra intima amica...

Potenza celeste che ti nascondi nelle pieghe
dell’encefalo,
dote senza fondo elargita al genere umano
in saecula saeculorum,
tu sei innumere come la via lattea
e molteplice come l’erba.
Potente gemella dell’intelligenza,
mano nella mano
celebri con essa una triste tiritera.
Sì, è forte, come tu ci ispiri in sempre
nuove guise,
come scemenza femminile e come idiozia
maschile,
come sprrizzi dagli occhi iniettati di sangue
del picchiatore
e muovi passetti con aristocratica boria
tossicchiante,
come ci fiati addosso con l’alito cattivo
di una musa sbronza
e come polisillabo delirare nel seminario
filosofico.
Cosa sarebbe l’uomo d’azione senza di te,
stupidità granitica, totale e idiota,
che corri ardente per le sue vene come una
overdose di amfetamina,
e cosa il ricercatore senza l’idea fissa che
insegue
per i bianchi corridoi del suo istituto come
la pantegana nel labirinto?
Senza contare la storia universale: di chi
mai si ricorderebbe,
se non dei vincitori, nella sua ottusità
napoleonica?
Sicché a noi sarà trasmesso lo stolido
orgoglio del vincitore
e il rancore sordo del perdente, solo di
quando in quando addolcito
dallo sproloquio ispirato dei sacerdoti
delle sette,dei comici e dei bevitori coatti. 
Stupidità, tu spesso diffamata, che nella tua
scaltrezza ti fingi più stupida di quello che sei,
protettrice di tutti i menomati,
solo agli eletti concedi il tuo dono più raro,
la benedetta semplicioneria dei sempliciotti.
Essi sono le pagine bianche nel tuo grande
libro che a nessuno di noi tu dissigilli.
  
Hans Magnus Enzesberger “Inno alla stupidità”

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