mercoledì 30 settembre 2009

se si è stanchi

Nei piedi ci cadeva lo sguardo, emettendo un suono sordo e ignoto. Nascoste nell'erba, le dita cercavano ossigeno ed acqua, rugiada umida. Sollievo alla fatica.
In un angolo della terra arida, giacevano le scarpe, distrutte, lorde di sangue, sversate, soprattutto inutili.
Sedeva sulla pietra, il corridore, consapevole che da lì non si sarebbe più mosso, perchè tenero era il manto della polvere, rassicurante la sua leggerezza, immoto il vento. Silenzioso il mondo che giaceva nell'alveo di colline verdi e strade sterrate acciottolate.


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