venerdì 28 agosto 2009

chariots of fire

100 metri da percorrere, solo dieci secondi per giustificare tutta la tua esistenza

mercoledì 26 agosto 2009

unghie nere

Correre a piedi nudi. Sentire sotto le rughe della terra. Che parlano. Che ti accarezzano. Ferirsi.
Ma continuare, senza fermarsi. Perchè la vita scorra sotto i piedi e pesti la carne molle, rossa per l’urto.
Correre a piedi nudi. Per sentire il sapore del sangue. Il suo tepore amico. La sua consistenza certa.

Fino a fermarsi. Quando la cosa che rimane sono solo unghie. Unghie nere. Lucide. 10.

lunedì 24 agosto 2009

il muro

"sai?" disse il frate col cappello giallo e il saio lordo..."quella casa laggiù. la vedi? si avvita sulla sommità della collina. ecco. è lì che ha avuto inizio tutto..."
non poteva crederci. non riusciva a comprendere come fosse stato possibile. che nel mezzo di quei sentieri aspri e rugosi, che tra i mille rami spezzati di piante stanche morte potesse celebrarsi la via per la vita.
un muro. il muro di quella casa. giallo anche quello. commovente. e una via tutta intorno.
"lo vedi? corre tutto attorno alla casa e se ci appoggi una mano sopra e ne segui il perimetro, vedrai che alla fine arriverai alla porta. lì ti faranno entrare, speraci..."
il muro girava su se stesso, ma la strada non fletteva, e la mano che scivolava veloce tra i solchi di cemento si adattava con fatica alle asperità del terreno. che la corsa accentuava. che la corsa esagerava.
alla fine del muro la porta, pensava.
ore, minuti e di nuovo ore. e il muro che non cessava di esistere. al tempo stesso, di occludere la casa e di condurre senza errore il viandante trafelato.

il muro è la vita. e il muro non ha fine. perchè la vita è correre intorno al muro. che non flette.

venerdì 21 agosto 2009

L'Uomo Cieco

Ripercorro quei momenti, corro, veloce, scivolando nella notte nera che soffia ancora aliti bollenti. Le luci spente dimorano nel silenzio della strada, il tonfo dei passi è fastidioso, monotono.
La corsa diventa necessaria, striscia sulla pelle e stacca di dosso le lordure, scaccia gli odori, crea uno strato, leggero, protettivo. Tutto corre via con la corsa. E diventi leggero.
Ma tutto finisce, presto.
All’ultimo passo la corsa frena e tutto riprende il proprio posto. Le lordure, gli odori, il peso.
La stanchezza e il fiato corto donano un triste ristoro. E la notte incombe ancora, sull’uomo cieco.

martedì 4 agosto 2009

le sembianze della vita

guardavo attorno. in un bosco. ero finito dentro al fitto dei rami e dei fusti. le scarpe grondavano terra bagnata e foglie appiccicate.
la terra pulsava sotto, batteva come un cuore eterno, sobbalzando nel buio. regolare. rumorosa. odori fortissimi producevano vertigini.
era lì che dovevo attendere. in quel luogo atterrito dal silenzio, rimbombante di angoscia e paura. sudato e stanco.
aspettare che qualcosa o qualcuno apparisse, d'incanto, e si mostrasse nella sua apparenza, nei dettagli, nei particolari.
attendere, questo dovevo fare, di scorgere le sembianze della vita.

get the balance right

C'è altro oltre alle corse
Ad una piccola casa in campagna
Capisci, impara a chiedere
Compromettiti, menti qualche volta

Fai quadrare il bilancio, fai quadrare il bilancio

Sii responsabile, rispettabile
Risoluto ma ingenuo
Toccato e preoccupato, da' il tuo aiuto a chi non ne ha
Ma alla fine resta sempre egoista

Fai quadrare il bilancio, fai quadrare il bilancio

Pensi di avere tutto sotto controllo
[Ma] Non hai proprio nessun controllo
Quando raggiungerai la vetta, tieniti pronto a cadere
Preparati per la caduta, stai per cadere
È quasi prevedibile

Non scegliere questa strada, non scegliere [nemmeno] quella strada
[Tieniti] Fino in fondo nel mezzo fino a giovedì prossimo
Spingi a sinistra, indietro a destra
Storciti e girati finché non sei nel posto giusto

Fai quadrare il bilancio