venerdì 26 febbraio 2010

Raramuri

Nella Sierra Madre la vita dei Tarahumara è nelle grotte. Pablo questo lo sa e quando è fuori, nella steppa inospitale, dove l’aria soffia ghiacciata, chissà perché se ne ricorda. Bene.
Pablo corre. Non fa altro. È un Raramuri fra i più veloci. E fra i più giovani. Pablo è un piede leggero. Porta parole con sé, di villaggio in villaggio. Parole leggere e pesanti. Alcune divertenti. Altre tristi. Che fanno piangere. Tante parole. Chissà come fa a ricordarle.
Non è Pablo che corre, coi suoi sandali di gomma. Sono le sue parole che volano.
Il suo respiro è affannoso e sa di geranio selvatico. Se riesci a raggiungerlo sentirai il suo odore.
Ma forse raggiungerai prima il suono delle sue parole, traccia fatua che riposa a pochi centimetri dalla terra, ogni volta che Pablo smette di parlare.

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